13 FEBBRAIO 2007

 

Consiglio sospeso per mancanza del numero legale

 

La mancanza del numero legale ha portato allo scioglimento della seduta odierna del Consiglio comunale dopo neanche due ore dall’inizio dei lavori.

Aveva appena finito il suo intervento il Consigliere Massimo Commodaro (Udc), quando il Presidente Franco Sammarco avvia la verifica del numero dei consiglieri presenti in aula. Dopo una prima conta e tredici consiglieri presenti, esce dall’aula anche l’ultimo componente della maggioranza. Sammarco ne prende atto, chiude la seduta e rinvia i lavori a domani alle ore 8,30.

La decisione del Presidente del Consiglio è stata fortemente contestata dai Consiglieri di opposizione i quali, a mezz’ora di distanza, erano ancora presenti nell’aula del Consiglio in una sorta di simbolica occupazione del salone consiliare.

La mattinata era cominciata con una duplice comunicazione del Presidente. La prima riguarda il gruppo Pdm, costituito dai Consiglieri Carmensita Furlano e Franco Napoli, che cambia denominazione in “Verso il Partito Democratico.

Il Presidente Sammarco comunica anche la volontà del Consigliere Domenico Frammartino di lasciare il Gruppo della Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno e confluire nel Gruppo Misto.

I lavori cominciano con l’approvazione all’unanimità  del verbale della seduta precedente.

 

Il secondo punto all’odg - petizione popolare sull’ubicazione di una facoltà universitaria nel centro storico – è stato illustrato da Fabrizio Falvo (An).

“Abbiamo deciso di chiedere ai cittadini, tramite una petizione popolare, di esprimersi sullo sviluppo futuro del Centro Storico. Quale migliore occasione della istituzione di una facoltà universitaria? Sono state raccolte circa 600 firme in pochissimo tempo. I cittadini hanno dato il loro assenso, al di fuori di una posizione partitica. Si tratta di una iniziativa che può essere condivisa da tutti i gruppi presenti in Consiglio Comunale. Naturalmente le modalità di realizzazione saranno decise dalla Giunta Comunale tramite un accordo che ci auguriamo possa essere stipulato con l’Unical.

Lo sviluppo della zona a sud – ha concluso Falvo - va visto nell’ambito della crescita dell’Area Urbana”.

 

Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno) esprime auspici fraterni di buon lavoro al collega Frammartino che ha deciso di abbandonare il gruppo. “Scelta da rispettare – dice Greco - che lascia intatto il suo e il nostro impegno nei confronti dei cittadini.

Il nostro gruppo ha elaborato una proposta di delibera già presentata alla Presidenza del Consiglio. Ma l’assenza di molti consiglieri di maggioranza aggrava quanto verificatosi nell’ultimo Consiglio quando mancava un solo gruppo consiliare.

Mentre c’è una parte politica che si batte per lo sviluppo del Centro Storico, ricordo l’impegno di Giacomo Mancini per contrastarne il degrado e avviare il pieno recupero anche attraverso l’insediamento di una facoltà universitaria, qualcun altro si limita ad un impegno da spot elettorale. Basti guardare lo stato della Casa delle Culture per rendersi conto dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale verso il Centro Storico.

Nella bozza di delibera – conclude Saverio Greco - ci si riferisce a qualsiasi università, preferibilmente l’Unical.

 

Vincenzo Adamo (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno):  “persino Alleanza Nazionale, malgrado l’esiguità dei suoi rappresentanti in Consiglio, è più attiva della maggioranza e prende atto della arretratezza del Centro Storico rispetto al recente passato proponendo una idea che viene da lontano come l’insediamento di una facoltà universitaria. Oggi ci sono tutte le condizioni perché ciò possa avvenire, vista la convergenza politica di tutte le istituzioni dal Comune fino al Governo nazionale.

Ma c’è un atteggiamento passivo riguardo alle emergenze, lo dimostra l’assenza dell’Amministrazione anche dinanzi alla perdita della serie A1 di pallanuoto.

Come sempre il nostro gruppo presenta una proposta operativa, che tiene conto di ciò che esiste, come l’accordo Comune-Aterp-Unical per il recupero di immobili da destinare a residenze per studenti universitari. Ma se non c’è una azione amministrativa comunale – conclude Adamo - si rischia di vanificare anche gli sforzi che stanno progettando Provincia e Regione in questa direzione”.

 

Franco Napoli (Verso il Partito Democratico): “un Centro Storico vivo è patrimonio dell’intera città. Per molti anni è stato un pretesto di polemica politica, ma la proposta del Consigliere Falvo ha il pregio di parlare del Centro Storico in termini costruttivi e di programma. Un’ottima proposta, anche se contiene accuse ingiuste nei confronti della maggioranza e del Sindaco Perugini visto che proprio un mese fa è stato firmato un importante protocollo d’intesa tra il Comune di Cosenza e l’Università della Calabria.

Cosenza ha potenzialità di attrazione molto superiori a quelle dimostrate finora. Fra due anni cadrà il cinquecentenario della nascita di Bernardino Telesio, quale occasione migliore per inaugurare la nascita di una nuova facoltà universitaria e candidare la città a teatro di un simposio mondiale di filosofia?

 

Sergio Bartoletti (Gruppo Misto): “la petizione presentata da An è importante e va ampliata, soprattutto in relazione al ruolo del Centro Storico diventato oramai periferia di una città che si sbilancia verso nord in una Area Urbana ancora poco chiara e non definita.

L’Università della Calabria doveva essere collegata con tutti i centri della provincia, prima tra tutti la città capoluogo. Ma non è così e spesso è necessaria anche più di un’ora per raggiungere Arcavacata.

Noi crediamo che il Centro Storico sia il nostro riferimento culturale, il faro che deve illuminare questa città. Giacomo Mancini ci ha provato, ma un input solo commerciale non può dare la prospettiva che potrebbe invece assicurare una facoltà universitaria. Senza dimenticare l’importanza essenziale che avrebbe lo svincolo a sud dell’autostrada. Ma l’assenza della maggioranza dimostra i limiti dell’attuale amministrazione. Nel documento che presenteremo come Centro-destra chiediamo che il Sindaco si impegni concretamente per lo sviluppo della Città e delle sue radici”.

 

Massimo Commodaro (Udc): “è triste constatare come su un argomento così importante la maggioranza sia spaccata. Il Centro Storico vive in momento difficile, dopo l’attenzione portata dall’on. Mancini. In città si avvertono i problemi quotidiani, ma molti cittadini chiedono più attenzione per il Centro Storico, individuato come il cuore pulsante di Cosenza. Vogliamo lo sviluppo a nord, ma vogliamo anche una grande Cosenza, con efficienza nei servizi e dignità per tutti quei residenti nella città vecchia che per troppo tempo sono stati dimenticati.

La presenza dell’Università sarebbe il modo migliore per impostare una nuova fase. Le difficoltà logistiche e amministrative possono essere superate con il dialogo tra Comune e Unical”.

 

Prima dell’intervento del Consigliere Sergio Nucci (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno) il Presidente Sammarco procede a verificare il numero legale, contando la presenza di 13 Consiglieri.

L’uscita dall’aula del consigliere Marco Ambrogio (Ds), tuttavia, porta alla mancanza del numero legale. Il Presidente, prendendone atto, dichiara la seduta non valida e rinvia alla seconda convocazione in programma domani.