18 GIUGNO 2007

 

Consiglio Comunale rinviato

 

Il Consiglio comunale è stato rinviato per la concomitanza dello sciopero generale regionale. Sull’argomento sono state presentate tre diverse mozioni. Il rinvio è stato deliberato con l’approvazione del documento della maggioranza e dopo la bocciatura delle mozioni presentate dall’Udc e dalla Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno.

Questo lo svolgimento della seduta: 

 

Il Vice Presidente Francesco Incarnato apre i lavori del Consiglio Comunale alla presenza del Sindaco e di 28 Consiglieri.

 

Il Consigliere Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista) ha fatto pervenire alla presidenza le motivazioni della sua assenza “in quanto partecipante alla manifestazione regionale insieme a tutto il mondo del lavoro calabrese. Ritengo aberrante svolgere il Consiglio comunale, - conclude Gaudio - è il segno più evidente dello scollamento tra la politica e la società”.

 

Il Consigliere Massimo Commodaro (Udc) prende la parola. “Oggi è una giornata importante per la Calabria. Per rispetto ai lavoratori calabresi e ai colleghi che hanno inteso aderire bisognerebbe rinviare questo consiglio, perché credo che non si dovrebbe sovrapporre il Consiglio Comunale alle motivazioni che stanno alla base di uno sciopero che dovrebbe far riflettere”.

 

Damiano Covelli (Partito Democratico): “aderiamo alla richiesta del Consigliere Commodaro, sottolineando però che la motivazione non può essere quella che lo sciopero coinvolge tutte le forze politiche. Per quanto ci riguarda non abbiamo aderito all’iniziativa e, pur rispettando chi sciopera, non ne condividiamo la piattaforma contrattuale. La nostra adesione alla mozione vuole essere un attestato ai consiglieri comunali che partecipano allo sciopero”.

 

Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno): “chiediamo di mettere ai voti la mozione Commodaro, che vorremmo emendare con le nostre considerazioni di adesione allo sciopero, perché riteniamo che la situazione regionale sia ormai insostenibile. Gli assenti di oggi hanno chiesto ieri di svolgere il Consiglio proprio per evitare questa concomitanza, trovandosi di fronte ad un atteggiamento arrogante della maggioranza”.

 

Michelangelo Spataro (Udeur): “chiedo una riunione della Conferenza dei capigruppo per raggiungere una sintesi univoca sulle motivazioni del rinvio”. La richiesta è accolta e il Consiglio viene sospeso.

 

Il Vice Presidente Incarnato riapre i lavori alla presenza di 21 Consiglieri e comunica l’adesione dei Consiglieri Franco Napoli e Maria Lucente al gruppo del Partito Democratico.

“In merito al rinvio - ha detto Incarnato - la Conferenza dei Capigruppo non ha trovato una proposta condivisa. Ci sono, anzi, tre mozioni diverse: dell’Udc, della Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno e della Maggioranza”.

Il Presidente espone le modalità di voto, secondo cui sarà trattata una mozione per volta, in seguito si procederà a votare dopo un intervento a favore e uno contro.

 

Domenico Frammartino (Partito Democratico) chiede di dare lettura preventiva di tutte le mozioni presentate, visto che trattano dello stesso argomento.

 

Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno) replica chiedendo il rispetto del regolamento.

 

Carlo Salatino (Partito Democratico) chiede che di fare intervenire i proponenti le mozioni per illustrarle al Consiglio.

 

Massimo Bozzo (Udc) riporta le vere motivazioni di uno sciopero contro la politica regionale.

 

Massimo Commodaro (Udc) legge la proposta dell’Udc: “Il Consiglio Comunale di Cosenza, considerato che in data odierna è stato indetto da tutti i sindacati confederali uno sciopero generale regionale, esprime profondo rispetto e vicinanza a tutti i lavoratori che hanno inteso partecipare alla manifestazione; ritenendo necessaria una riflessione sulla difficile situazione politico-economica della nostra regione in particolare per quanto riguarda le politiche a favore dell’occupazione. Nel rispetto anche dei consiglieri che intendono partecipare all’iniziativa, delibera di rinviare il Consiglio comunale”.

 

Vittorio Cavalcanti interviene a favore: “viviamo due sofferenze, una spontanea e naturale di condivisione per lo sciopero generale e l’altra conseguente sofferenza di non poter svolgere i lavori del Consiglio comunale. Avevamo già manifestato ieri queste motivazioni, ma l’ipocrisia della maggioranza porta a condividere oggi quello che ieri è stato rigettato. Noi siamo d’accordo con la proposta del Consigliere Commodaro, sia nella forma che nel merito”.

 

Domenico Frammartino (Partito Democratico): “potremmo anche condividere le ragioni esposte dal Consigliere Commodaro, ma non posso farlo perché non conosco le altre mozioni presentate a causa di un errore esplicito della Presidenza nella conduzione dei lavori”.

La mozione è respinta con 8 voti a favore, 12 contrari e un astenuto (Pietro Filippo).

Si passa alla seconda mozione di rinvio, che legge il Consigliere Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno): “La Calabria assiste ala mobilitazione sindacale per la difesa del lavoro e il riscatto della regione. In segno di rispetto al mondo del lavoro oggi mobilitato, cui giunge la solidarietà del Consiglio comunale di Cosenza; in segno di rispetto e solidarietà a quanti oggi attendono una giusta opportunità di lavoro e di riscatto; in segno di rispetto e solidarietà ai colleghi oggi costretti ad assentarsi per partecipare allo sciopero, dopo l’immotivato rinvio di ieri, si propone l’aggiornamento dell’importante seduta odierna del Consiglio Comunale”.

 

Massimo Bozzo (Udc) si esprime a favore: “Bisogna riflettere sulle vere motivazioni dello sciopero generale, che vede unite forze politiche e forze sindacali senza distinzione di colore politico. Per la prima volta in Calabria c’è sciopero contro una classe politica che non riesce a dare le giuste risposte ai cittadini. Mentre in questo Consiglio si parla di giochetti, 30.000 lavoratori Calabresi ci chiedono di pensare ai problemi della gente che soffre, non lavora ed è presa in giro da politicanti da strapazzo”.

 

Carlo Salatino (Partito Democratico) ribadisce la conduzione anomala dei lavori del Consiglio. “Ora conosciamo la seconda richiesta di rinvio del Consiglio comunale e riteniamo di non doverla sostenere. Intanto perché riteniamo che la nostra sia più valida e poi perché penso che si tratti di una strumentalizzazione politica. Nei giorni scorsi nessuna forza politica ha presentato un documento per chiedere l’adesione del Consiglio Comunale allo sciopero generale. La questione si pone solo nella seduta odierna, che, peraltro, si apre con quattro odg presentati dalla minoranza, Non vorremmo sentirci dire che approfittiamo dell’occasione per non consentire all’opposizione di trattare argomenti importanti”.

La mozione è respinta con 12 voti contrari, 1 astenuto (Pietro Filippo) e 8 favorevoli.

 

Domenico Frammartino (Partito Democratico), legge la mozione presentata dalla maggioranza: “Il Consiglio comunale in concomitanza con lo sciopero indetto dai sindacati e nel rispetto del diritto costituzionale di chi ritiene di partecipare, e tenuto conto del fatto che forze politiche oggi assenti sono proponenti di punti iscritti all’ordine del giorno, delibera di rinviare il Consiglio Comunale ad altra data”.

 

Damiano Covelli (Partito Democratico) interviene a favore: “con sofferenza prendo atto che la conduzione del Consiglio comunale, in assenza del Presidente Sammarco, lascia fortemente a desiderare dimostrandosi di parte.La prassi del Consiglio Comunale, in presenza di altri documenti simili, prevedeva la possibilità di rendere edotti i consiglieri consentendo loro di esprimere un voto certo rispetto alle posizioni differenti espresse nei diversi documenti.

Riguardo allo sciopero, le forze politiche hanno espresso posizioni differenti come è sempre avvenuto ma in questo caso c’è strumentalizzazione”.

 

Sergio Nucci (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno): “rivolgo un apprezzamento al presidente che non è caduto nei tranelli che qualcuno gli ha teso, ma li ha evitati attenendosi al regolamento.

Non è vero che nessuno si è espresso sullo sciopero. Basta leggere i giornali per conoscere le nostre pubbliche posizioni. Siamo contrari al documento della maggioranza, perché non si spiegano le ragioni per le quali si solidarizza con gli scioperanti. Lo scollamento con la società consiste anche in questo, nell’uso di linguaggi non comprensibili dagli altri”.

La mozione è approvata con 11 voti a favore e 8 contrari.

I lavori del Consiglio vengono rinviati a data da destinarsi.