CALMA E SANGUE FREDDO

22/08/2015

 

E’ quantomeno singolare leggere in queste ore una nota del sindaco in persona con la quale il primo cittadino “striglia” il collega Ambrogio, colpevole di avere espresso perplessità sull’operato della sua amministrazione.

Occhiuto nel suo scritto rimprovera all’attento collega di aver posto l’accento su una questione comunale senza conoscerne i dettagli e definendo le parole di Ambrogio  addirittura “mistificazioni …disgustevoli”.

L’uso di tale frasario sarebbe già disdicevole se ad usarlo fosse un amministratore sempre pronto a condividere scelte o a renderne edotti gli eletti del popolo, ma se a farlo è proprio il “sostenitore” della gentilezza e dell’ascolto che non si è mai dato pena di rispondere alle tante interrogazioni alle quali, pur avendone l’obbligo regolamentare, non si è mai degnato di dar riscontro né in alula né per iscritto, allora la questione è seria.

Da un lato mi chiedo cosa avrebbe dovuto fare il buon Ambrogio per uscire da quella disinformazione che l’avrebbe colpito nella nota dei dissuasori stradali?

In verità, se uno chiede, e una e due e tre volte, e non riceve risposte, il pensiero che non si voglia rispondere per nascondere qualcosa verrebbe anche al più santo dei santi. Ma questo ad Ambrogio non è concesso! Pur facendo parte della minoranza, o meglio dell’opposizione, anche lui fideisticamente deve credere nel verbo, “subire” le decisioni che non si condividono ed accettare pure che qualcuno con fare saccente esca sulla stampa a bacchettare. Al posto del sindaco e dei suoi sodali, quindi, penserei di più alle risposte non date in questi anni, magari con un vero atto di contrizione, e mi impegnerei nello scorcio di consiliatura che ci resta a spiegare ai consiglieri ed alla città le tante cose che hanno destato tanti dubbi e perplessità in chi le osserva o peggio le subisce. E l’elenco, ahimè, sarebbe lunghissimo!

Ma mi chiedo anche come mai tanto livore in questa nota del sindaco. Toni che lasciano evidentemente intravedere un nervosismo ormai fuori controllo. Comprensibile in questi giorni, ci mancherebbe, sfido chiunque a finire nel gossip di intercettazioni e di pentiti e mantenere l’aplomb tanto sbandierato dal sindaco in questi anni. Tuttavia ritengo che, se si è a posto con la propria coscienza e soprattutto con i codici del nostro ordinamento, non dovrebbe essere né intaccato il sonno dei giusti e dei sostenitori delle buone pratiche né scalfito il garbo istituzionale e politico.

Questa serena riflessione per suggerire al sindaco di prepararsi ad usare ben altri toni e a conservare la lucidità e la serenità che l’autunno imminente merita. Sarà un autunno caldo, più caldo di questa estate che volge al termine.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

 

CHI FA SBAGLIA ... E ANCHE TROPPO

28/07/2015

 

Presentata stamane, assieme al collega Carmelo Salerno, interrogazione a risposta scritta per sapere se l’interruzione dell’erogazione dell’acqua nei giorni scorsi nel centro storico sia addebitabile a lavori sulla rete irrigatrice della villa vecchia realizzati da operai non del nostro comune.

Secondo i bene informati i lavori sarebbero stati realizzati da maestranze della Provincia, o da essa autorizzati, ed avrebbero provocato danni le cui conseguenze avrebbero determinato la carenza idrica.

Se la ricostruzione fosse verosimile sarebbe bene individuare i responsabili, ovvero chi ha ordinato i lavori e chi li ha eseguiti, affinché vengano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi, con tanta leggerezza e superficialità, ha privato la comunità del centro storico del prezioso liquido, e senza alcun preavviso, in un momento di così grande  arsura.

Aspetterò pazientemente i regolamentari quindici giorni per la risposta che auspico arrivi anche prima dei termini regolamentari.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

LA MOVIDA SCOSTUMATA

18/05/2015

 

Facendo seguito alle lamentele dei residenti di Santa Teresa e zone limitrofe, che da mesi chiedono una soluzione ai problemi causati nelle ore notturne da alcuni avventori dei locali che insistono sulla piazza, ho depositato stamane, assieme ai colleghi Cipparrone, Ambrogio, Mazzuca, Giovanni Perri, Lucente, Formoso, Sacco, Paolini, Francesco Perri e Frammartino, la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale per discutere delle possibili soluzioni da adottare per risolvere una volta per tutte le problematiche lamentate a più riprese dai residenti di piazza S. Teresa, via Parisio, via Arabia e via Frugiuele.

Recentemente, gli stessi abitanti hanno presentato un esposto al Comune, e per conoscenza al Questore di Cosenza, per denunciare lo stato in cui sono costretti a vivere nelle ore notturne, lamentando che ad oggi, ad oltre un anno dalle loro legittime richieste, non è stato adottato alcun provvedimento idoneo a tutelare la sicurezza e il riposo notturno.

I residenti hanno più volte manifestato la volontà di addivenire a soluzioni condivise anche con i gestori delle attività che insistono sull’area, segnalando le criticità con assemblee pubbliche, raccolte firme e articoli di stampa, anche per ricordare gli impegni assunti dal sindaco in occasione dei lavori di rifacimento del sagrato di Santa Teresa.

Alla luce di quanto detto è quanto mai opportuno sollecitare l’amministrazione comunale a favorire la civile e sana convivenza tra cittadini e la quiete e la tranquillità dei residenti esercitando i poteri di controllo e la sanzione che la legge definisce.

Il mio auspicio, dunque, al pari di quello di tutti i sottoscrittori la richiesta, è che in Consiglio si avvii una franca e proficua discussione su un problema così delicato per la comunità cosentina.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

 

PASSATO IL SANTO...

28/05/2015

 

 

Me la ricordo quella serata al cinema Citrigno. Era il 15 maggio, di esattamente un anno fa. E ricordo bene il sindaco che prometteva a Rocco Granata, emigrante cosentino in Belgio e autore della famosissima “Marina”, la cittadinanza onoraria. Ora che Sky trasmette in prima serata il film “Marina”, di un regista fiammingo e con nel cast personaggi del calibro di Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, quell’ennesimo ”annuncio”  mi è tornato in mente. Perché Granata, così come rappresentato sulla pellicola, rivendica con forza le sue radici e richiama continuamente la sua cosentinità. Sarebbe davvero un'ottima cosa insignirlo di tale onorificenza, soprattutto per i consiglieri che sarebbero chiamati a conferirla, perché questo è noto a tutti: la cittadinanza è frutto di un voto in Consiglio comunale e non di una boutade del sindaco. Eppure pare che questa pratica, ad oggi, vaghi errante da ufficio a ufficio, senza trovare la sua conclusione . La cosa, va da sé, è finita un po' nel dimenticatoio, tanto che sarebbe più facile che Marina decida di sposare “al più presto” in nostro Rocco Granata (glielo chiede dagli anni Sessanta), che non che quest'ultimo diventi cittadino onorario di Cosenza.

Il sindaco promette, poi passato il santo... e a Cosenza si promette di tutto, persino la super cittadinanza, altroché. Ossia si propone che cittadini onorari vengano resi coloro che cosentini lo sono già. E' il caso di Sergio Giuliani, dell'omonima Fondazione che si occupa di energia sostenibile e di Arnaldo Caruso, il luminare che ha scoperto il vaccino contro l'Hiv.

Due personalità di assoluto orgoglio per la città di Cosenza, ai quali dovremmo dedicare, anziché il titolo di super eroe, un premio ad hoc, per aver dato lustro alle proprie origini con grandi azioni nei campi più diversi. Una sorta di “Ambrogino d'oro”, ma declinato alle nostre latitudini. E invece ad entrambi è stata promessa una cittadinanza onoraria, di modo che loro, che cosentini lo sono già, diventeranno due super-cosentini. Ma di che stiamo parlando? Si pensi invece ad un riconoscimento per questi due illustri personaggi che apra la strada a tanti altri omaggi a chi con il suo sapere, la sua azione, rende lustro alla nostra città.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

NON E' UNA CITTA' PER INGEGNERI

28/04/2015

 

Non è una città per ingegneri. L' Ordine sta, infatti, cercando una nuova sede. E nell'avviso pubblico per trovare un immobile si fa riferimento non solo al territorio di Cosenza, ma anche a Rende, intesa come area urbana. La sede dovrà essere localizzata nel territorio del Comune di Cosenza “o, comunque, solo in subordine, in caso di indisponibilità nel capoluogo, nell'ambito dell'area urbana Cosenza-Rende”, in una zona urbanizzata, facilmente collegata con la rete viaria esistente e con la rete di trasporti pubblici sia urbani che extra urbani, prossima a parcheggi pubblici. Accessibilità ai diversamente abili, efficienza energetica, sono altre caratteristiche richieste. Ma si è disponibili a sconfinare. Forse questa è la maggiore novità di questo avviso pubblico d'interesse. Che sia la parziale ammissione di doversi confrontare con una città sempre meno direzionale? Ci auguriamo che Cosenza – intesa come amministrazione comunale – non resti con le mani in mano. Altrimenti un pezzo dopo l’altro in città non resterà più nulla.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

 

Scarica l’avviso esplorativo dell’Ordine degli Ingegneri