SULLE DIMISSIONI DI FRANCO SAMMARCO

13/07/2007

 

Le dimissioni di Franco Sammarco da presidente del consiglio comunale di Cosenza sono il fallimento di questa amministrazione e di questa maggioranza su aspetti fondamentali della politica.  L'avevamo detto che questa maggioranza era il frutto di precisi assetti e che non aveva come obiettivo fondamentale la crescita della città e la cura degli interessi generali dei cosentini, bensì soprattutto quello di coltivare la pregiudiziale antisocialista. Sarebbe, però, un commento assai parziale e sbrigativo alle dimissioni del Presidente Sammarco, la cui denuncia e' assai più ampia sul piano politico e della dimensione locale.  Il gesto politicamente estremo di Franco Sammarco, apprezzabile in un contesto in cui le dimissioni si e' soliti riceverle, e magari goderne, piuttosto che rassegnarle, testimonia il fallimento di questa amministrazione e di questa maggioranza su aspetti fondamentali della politica, che egli indica e conferma con cruda eppur rassicurante certezza in un quadro desolante e desolantemente condivisibile: l'assenza di autentica democrazia partecipativa; il ruolo distorto dei partiti, meglio delle oligarchie che ne hanno il controllo; l'incuranza degli interessi generali ed il prevalere di quelli clientelari e particolari; l'immobilismo, figlio di precise logiche conservatrici, cui consegue l'evidente incapacità di dare risposte concrete; l'irrispettosa considerazione del ruolo del consiglio comunale, relegato ad essere non il luogo del dibattito e delle decisioni, ma della informazione di scelte altrove compiute, in tal modo sfuggendosi ad un vero confronto con la città sui temi principali dell'azione amministrativa.  E che la denuncia di Sammarco abbia toccato nervi scoperti e' facile desumerlo dalle prime reazioni, soprattutto da quelle del Sindaco Perugini, che vorrebbe minimizzare il problema disconoscendo che l'unanime giudizio dei cittadini e' che la città non e' amministrata e pensando di riparare a questo spettacolo indecoroso con la burocratica sostituzione del presidente dimissionario.  Il vero problema e', invece, in quel sistema di potere che domina la vita sociale e politica di questa regione (altro che virtuosa filiera istituzionale), che i socialisti denunciano, da tempo ed in perfetta solitudine, per stimolare una riflessione che porti ad una politica davvero al servizio dei cittadini, prima che l'antipolitica ed altri fattori esterni spazzino via quel poco di buono che ancora resiste al di là di ogni ragionevole limite. A Cosenza si aggiunge l'anomalia di una maggioranza che ho trovato la sua ragion d'essere ed il suo collante nell'assurda pregiudiziale antisocialista, così indebolendo le potenzialità del centro sinistra e che sta portando la città al declino e all'abbandono.  Più che continuare a descrivere una città virtuale assai diversa da quella che percepiscono e vivono quotidianamente i cittadini, Perugini farà bene, così come ha messo in evidenza il Presidente Sammarco, a riconoscere gli errori commessi ed a trarne le conseguenti conclusioni in coerenza con il giudizio negativo della città.

 

Il Gruppo Consiliare della GARNP