IL PIANO "B"

03/05/2013

 

A Cosenza partono le grandi opere. Questi i titoli dei manifesti che campeggiano in città in riferimento al restyling di piazza Fera-Bilotti. Una grande opera non c'è che dire, che avrà positive ricadute socio-economiche ma che, al contempo, potrà arrecare seri problemi al sistema urbano cittadino, sempre che.... sempre che l'amministrazione non decida, per tempo, di adottare i provvedimenti necessari a annullare o lenire disagi e ritardi che una grande opera pubblica inevitabilmente comporta. Va in questa direzione -spiegano i firmatari della nota- l'appello a voler considerare il nostro piano B: rivisitare l'area dell'autostazione cittadina. Da sempre la stazione dei pullman, così si chiamava un tempo, è croce e delizia per la città. Cuore pulsante per la gran mole di viaggiatori che vi accedono da un lato e fonte inesauribile di problemi di varia natura dall'altro. Secondo la nostra proposta, l'intera area dovrebbe essere ridisegnata per diventare in parte (piccola) scalo passeggeri per il solo trasporto urbano (AMACO) con due al massimo tre pensiline, ed in parte (grande) area parcheggio per surrogare il parcheggio di piazza Fera che sarà inevitabilmente interdetto alla sosta. A ciò si aggiunga l'istituzione della linea veloce che colleghi l'autostazione, ovvero il centro città, all'area di Vaglio Lise, nuovo scalo passeggeri da e per la provincia e nuova porta commerciale cittadina secondo i progetti dell'amministrazione. E' bene chiarire che questo tipo di approccio non penalizzerebbe nessuno e non comporterebbe alcun esborso per l'Ente, anzi avrebbe una serie di innegabili vantaggi. Eccone alcuni: l'area dell'autostazione non perderebbe la funzione di snodo importante per i pendolari che arrivano dalla provincia, da ciò ne conseguirebbe che il depauperamento umano, così paventato dai commercianti, non si registrerebbe; Vaglio Lise verrebbe finalmente valorizzata e con l'arrivo e la sosta degli autobus provenienti dalla provincia, diventerebbe lo snodo viario più importante dell'area urbana potendo l'utenza usufruire di varie offerte di mobilità: Ferrovie dello stato, Ferrovie della Calabria, AMACO, linee private etc.; il centro cittadino interessato da lavori così imponenti risulterebbe meno intasato con una mole di traffico decisamente inferiore; il problema dei parcheggi sottratti a piazza Fera si risolverebbe con uno spostamento di poche decine di metri; la città acquisterebbe una dimensione del tutto nuova ed in linea con i desiderata di questa amministrazione. Sembra l'uovo di Colombo, ma al momento nessun passo è stato fatto dal sindaco Mario Occhiuto in questa direzione. Se è vero che tra qualche giorno l'area sarà consegnata alla ditta aggiudicataria sarebbe cosa buona e giusta valutare questo suggerimento. Del resto proprio questo si chiede alla politica: pensare ai problemi ed offrire soluzioni. In ultimo una chiosa, quanto mai opportuna e di stringente attualità: alcune opere pubbliche, quando avviate, a volte non vedono il loro completamento. Si pensi al Ponte di Calatrava, al planetario, al Castello Svevo (solo per citarne alcune di casa nostra), tutte opere iniziate ma per le quali le ristrettezze economiche del momento da un lato e gli immancabili imprevisti in corso d'opera dall'altro, non consentono di scrivere ancora la parola fine. Se capitasse anche per piazza Fera-Bilotti che ne sarebbe della nostra città senza aver predisposto un piano B?"

 

Francesco De Cicco

Massimo Lo Gullo

Carmine Manna

Luca Morrone

Sergio Nucci

Carmelo Salerno

Francesco Spadafora

Michelangelo Spataro

L'INTERVISTA CON MASSIMO CLAUSI

28/04/2013

 

  1. Nucci cosa non condivide dell'azione amministrativa del sindaco?

La scarsa collegialità. Molte decisioni sembrano piovute dal cielo e non frutto di un ragionamento che veda tutti coinvolti. Penso che il Comune non sia un'azienda e che si amministri sentendo le posizioni di tutti, e alla fine, chi guida fa la sintesi politica che deve soddisfare tutti.

 

  1. Lei da tempo lamenta un ritardo nella realizzazione di alcuni punti programmatici concordati con il Sindaco. A quali punti si riferisce?

Intanto i sei concordati in fase di ballottaggio con il mio movimento, che non ricordo per carità di patria. Poi i punti concernenti i rifiuti, la manutenzione ed i tagli agli sprechi. La politica dei rifiuti non soddisfa né i cittadini né noi. La città e sporca, cumuli di spazzatura a parte. Penso che i saccheti di rifiuti che coronano i nostri cassonetti siano un fatto transitorio. Quello che mi preoccupa è la pulizia urbana. Riscontro che vi sono strade quasi dimenticate dal servizio di spazzamento. Nonostante gli sforzi di Vizza, non vi è poi la benché minima manutenzione, marciapiedi e strade sono perennemente sconnessi. E le  tasse ormai sono insopportabili. Penserei a spendere meno per chiedere meno alla collettività. Bisogna capire che la crisi incide in maniera incredibile sulla gente.

 

  1. Come mai proprio oggi è esplosa la contestazione? Vi trova un nesso con il fatto che stanno per partire i grossi appalti come la metropolitana leggera e piazza Bilotti?

Non mi pare. L'appalto della metropolitana leggera sarà gestito dalla Regione, non da Palazzo dei Bruzi. La gara di piazza Bilotti è stata già aggiudicata. Dopo, invece, due anni era normale che i nodi arrivassero al pettine. Oggi abbiamo compreso che siamo dei comprimari, a volte scomodi perché diciamo ciò che pensiamo. Vogliamo essere utili per la nostra città. Se dobbiamo essere sopportati è meglio farsi da parte. Per quanto riguarda poi le grandi opere tengo a dire che si realizzare perché qualcuno, come il sottoscritto, con senso di responsabilità, pochi mesi fa,ha votato il decreto anti dissesto salvando il comune, le grandi opere e i lavoratori delle cooperative.

 

  1. Sul progetto di piazza Bilotti non vi siete risparmiati polemiche

A proposito di piazza Fera, vorrei sottolineare, che quando inizierà l'opera sarà un trauma per l'intera città sotto il profilo della viabilità. Si potrebbe prevenirlo prendendo a prestito due idee del movimento Buongiorno Cosenza: lo spostamento a Vaglio Lise dell'autostazione e la sua riconversione in grande parcheggio, con una circolare veloce si potrebbero collegare i due siti in una manciata di minuti ed il gioco è fatto.

 

  1. Non è strana l'alleanza dtra lei ed il centrodestra. Si sente strumentalizzato dal Pdl?

Non ho mai avuto contatti con il PDL. Ho avuto invece interlocuzioni con colleghi consiglieri comunali che aderiscono a quel partito. Con loro c'è rispetto e pari dignità. Anche loro ritengono che Buongiorno Cosenza non può essere mantenuta ai margini della vita politica. E' un problema anche di equilibri politici.

 

  1. Ma cosa chiede Buongiorno Cosenza?

Abbiamo donne ed uomini in Buongiorno Cosenza in grado di svolgere con competenza e passione ruoli di rilievo nella compagine amministrativa. Chiediamo solo di essere messi alla prova.

 

  1. E' possibile secondo lei un cambio di maggioranza come pure si prospetta da diverse parti?

Il sindaco è stato eletto alla guida di una colazione di centrodestra. Se decide di cambiare maggioranza dovrà renderne conto agli elettori. Del resto ognuno di noi sarà chiamato a spiegare i propri comportamenti al cospetto dei cittadini. Non credo, quindi, convenga a nessuno un'operazione simile, né al sindaco, né ai colleghi dell'opposizione cui riconosco coerenza politica.

 

  1. In cosa contesta la gestione Amaco?

Bisogna metter mano e con urgenza alla municipalizzata del comune. Ci sono obblighi di legge che non possono più essere disattesi. Non ce n' è ragione.

 

  1. Come si comporterà oggi pomeriggio: voterà il bilancio?

Non ero in commissione bilancio nella scorsa riunione. Sto studiando i documenti consegnatimi e ritrovo la stessa impostazione del passato. Non ero soddisfatto allora...

 

Intervista di Massimo Clausi a Sergio Nucci Il Quotidiano della Calabria 29/04/2013

 

LE CONVERGENZE PARALLELE

30/03/2013

 

Aldo Moro resta uno degli statisti più apprezzati e conosciuti del nostro Paese. E non solo per il doloroso epilogo del suo cammino terreno, quanto per l'acume politico, la visione delle cose, la capacità di dialogo e la ricerca di condivisione dell'azione politica.

Ma Moro si ricorda anche per un ossimoro che a volte ritorna nella vicenda politica nazionale e locale: le "convergenze parallele". Un preambolo doveroso, se si vuole analizzare la vicenda del comune di Cosenza, nella quale le convergenze parallele sono, tra i due partiti maggiori dell'alleanza che guida il comune di Cosenza, la regola. Non deve questa analisi essere letta come una critica, ma fatti e circostanze vanno meglio analizzati per comprendere alcune dinamiche comunali, ai più sconosciute, ma invece ben chiare agli addetti ai lavori.

A questo punto è importante capire, per il destino della città, quanto i percorsi siano davvero paralleli e quanto invece siano convergenti. Per farlo basta leggere le note politiche, le dichiarazioni, gli atti e capire se si tratta di vero amore o se è un menage dettato dalla convenienza più che dal sentimento.

E' bene partire dal primo nodo gordiano della vicenda Occhiuto-PDL: la metropolitana leggera. Se da una parte il partito di Berlusconi spinge con veemenza sulla realizzazione dell'opera più attesa degli ultimi trent'anni, adducendo motivazioni di rilancio dell'economia dell'area urbana con oltre 100 milioni di euro da investire, dall'altro il sindaco ci tiene a ribadire, ad ogni piè sospinto, che di fare la metropolitana, per come si intende in casa PDL, non se ne parla proprio. Ed hai voglia a dire che le posizioni sono concilianti e compatibili, se è vero come è vero che pochi giorni fa proprio il primo cittadino si è rifiutato di firmare l'accordo regionale per la realizzazione di un'opera che non teneva conto, a suo dire, delle richieste del Comune.

Stessa "convergenza" si riscontra sullo spostamento delle autolinee a Vaglio Lise - punto programmatico condiviso con il Sindaco Occhiuto - che, non più tardi di un paio di giorni fa, ha incassato dall'assessore regionale ai trasporti Fedele un niet convinto sull'ipotesi: "Non è nei nostri progetti (della regione n.d.a.) trasferire le autolinee altrove". Il virgolettato è proprio riferibile a Fedele, lo stesso che poche settimane orsono, a bordo del trenino da Cosenza per Reggio, si esprimeva compiaciuto del servizio offerto ai pendolari calabresi; gli stessi che, una volta si ed una volta no, restano intrappolati con lo stesso trenino nella galleria tra Cosenza e Paola. Chissà Fedele dove avrà fatto le sue valutazioni sulla rete ferroviaria regionale.

E ancora. Occhiuto reclama, stavolta con tutto il consiglio comunale di Cosenza, maggiore attenzione per l'ospedale dell'Annunziata e l'istituzione di branche come la cardiochirurgia che renderebbero davvero, e non a parole, ospedale hub il nosocomio cosentino. E Scopelliti che fa? Consegna in pompa magna il DEA glissando su tutti gli impegni presi prima, durante e dopo la campagna elettorale.

Ma c'è di più, di fronte ad una precisa presa di posizione del sindaco in favore della facoltà d Medicina a Cosenza, il Presidentissimo non ha meglio che affermare: "Medicina a Cosenza? Una barzelletta".

Se in base a queste poche considerazioni (ma se ne potrebbero certo fare altre), ci si trova di fronte a delle convergenze allora non abbiamo capito davvero nulla. Se invece si rinvengono percorsi paralleli che mai si incontreranno allora il dato diventa più preoccupante.

Ed ecco il soccorso che Aldo Moro, anche da morto, può dare a questa fase della politica cittadina: si tratta di convergenze parallele.

In questi giorni si fa un gran parlare di nuovi assetti, di rimpasti, di rivisitazioni, di allargamenti e chi più ne ha più ne metta.

Per quanto riguarda il sottoscritto e la componente che rappresenta e con i quali Occhiuto ha stipulato accordi che gli hanno consentito in minima o in massima parte di diventare Sindaco di Cosenza, chiarisco subito che la prima condizione che esigo si rispetti sono i punti concordati. Il resto si vedrà. Non bramiamo poltrone perché ci troviamo nell'invidiabile condizione di esprimere con serenità e senza assillo, valutazioni non secondo convenienze ma secondo coscienza. E' ottimistico pensare che tutti comprendano questo approccio alla politica, ciascun dal proprio cor l'altrui misura. Del resto per cinque anni abbiamo fatto opposizione ad un galantuomo come Salvatore Perugini e non abbiamo rincorso nulla, possiamo benissimo per altri cinque reclamare solo e soltanto quanto concordato. E nulla di più.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

IL POLO SANITARIO

17/04/2013

 

E’ stato presentato quest’oggi, primo firmatario Sergio Nucci, un ordine del giorno avente per oggetto: "Istituzione della Facoltà di Medicina presso l'Unical - Atto di Indirizzo"

L'ordine del giorno sottoscritto anche da Marco Ambrogio, Pierluigi Caputo, Giovanni Cipparrone, Massimo Commodaro, Francesco De Cicco, Fabio Falcone, Domenico Frammartino, Maria Lucente, Giuseppe Mazzuca, Claudio Nigro, Francesco Roberto Sacco, Cataldo Savastano, Giuseppe Spadafora, Francesco Spadafora e Michelangelo Spataro, ha come obiettivo quello di far deliberare il Consiglio Comunale di Cosenza sulla istituzione della Facoltà di Medicina presso l’UNICAL per come proposto in queste settimane dall’associazione COMUNICALMED.

"Non un richiesta contro la facoltà di medicina di Catanzaro" ha sottolineato lo stesso Nucci "bensì a favore di un opportuno potenziamento dell’ateneo cosentino nel quale proprio medicina, ad oggi, è l'unica facoltà mancante".

Nucci ha aggiunto: "In sede di discussione quanti non hanno potuto firmare, perché fisicamente assenti, avranno modo di sostenere questa lodevole azione portata avanti con caparbietà da molti esponenti della società civile cosentina. Cercheremo di coinvolgere l’intero panorama politico locale affiche diventi promotore di questa legittima richiesta. Non solo l’'Università della Calabria, ma tutta la popolazione del nostro comprensorio, meritano la Facoltà di Medicina".

 

CONDIVISIONE E TRASPARENZA

27/03/2013

 

Nei giorni scorsi, con una cortese lettera del Presidente del Consiglio, è stato richiesto a noi tutti consiglieri, il proprio curriculum vitae in formato europeo, giusto D. Lgs. n. 150 del 27 Ottobre 2009, art.11 comma 8. Con eguale cortesia abbiamo risposto che avremmo volentieri aderito a tale invito ed al contempo chiesto su come mai, a due anni dall...'insediamento della giunta Occhiuto, non si è ancora data ampia pubblicità alla situazione patrimoniale dei singoli consiglieri ed a tutte le spese sostenute nella campagna elettorale per le amministrative del 2011, essendo vigente il D.P.R. n. 445 del 28 Dicembre 2000 che prevede ampia pubblicità di queste notizie.

Ci accingiamo a fornire quanto richiesto ma, ad oggi, a quella richiesta non ha fatto seguito alcun riscontro .... ma tant'è.

Questa breve premessa per dire che l'esigenza di trasparenza dell'amministrazione appare essere formale e non sostanziale, e non se ne capisce il motivo. Se i consiglieri ed i candidati a sindaco hanno fornito le notizie richieste, perché non pubblicarle sul sito del Comune?

Sarebbe, ad esempio, buona norma che il Consiglio non fosse chiamato solo a ratificare, a volte senza la benché minima conoscenza degli atti (vedi pratiche di bilancio), quanto deciso in altre stanze.

Sarebbe buona norma che le pratiche di giunta venissero, prima del varo definivo, vagliate dalla commissioni e, solo successivamente, deliberate. Si potrebbero in commissione apportare utili ed intelligenti correttivi o emendamenti tali da renderle digeste a tutti.

Ad esempio, se la pratica del bocciodromo fosse arrivata preventivamente in commissione, avremmo fatto sapere al dirigente che una manifestazione d’interesse sulla sua alienazione, sarebbe stata cosa più saggia anziché l’affidamento diretto. O che il canone di locazione concordato di soli ventimila euro, a fronte dei centomila riscossi negli anni scorsi dal Ministero di Grazia e Giustizia come aula bunker, non avrebbe fatto rabbrividire alcuno. Avremmo anche potuto dire che la locazione di ben venticinque anni avrebbe dato la sensazione di un’ipoteca per ben tre generazioni di cosentini. Tutti particolari che, se discussi preventivamente e collegialmente, avrebbero evitato mugugni e possibili azioni legali, tanto disdicevoli per una amministrazione che professa equità e trasparenza.

E' evidente che sulla linea dell'equità, della trasparenza e della condivisione si può e si deve fare di più.

Si potrebbero, ad esempio, portare preventivamente nelle commissioni permanenti, tutte le determine dirigenziali. Ci sarebbe un maggior controllo da parte degli eletti e si eviterebbero maldicenze, presunte o autentiche, come quelle sulla pista da sci dello scorso anno, o sull'avviamento allo sci dell'anno in corso, o sul bus ScopriCosenza, o sulla gestione del Giro d’Italia, solo per citarne alcune.

Maggiore trasparenza equivale a maggiore condivisone, ovvero a maggior sostegno di atti ed iniziative che potrebbero diventare degni di un supporto corale e non di forma. Perché in queste cose, e questo è un fatto, quando la partecipazione è autentica e non fideistica, l'appoggio è incondizionato e sincero, ma quando la partecipazione è solo nelle enunciazioni, si arriva alla fine ad ottenere tanti distinguo, inizialmente isolati, poi, col passare dei giorni e delle settimane sempre più condivisi, tanto da far montare un'onda di malcontento e di dissociazione che ci si chiede se esistano ancora le condizioni per andare avanti.

 

Sergio Nucci e Michelangelo Spataro

Consiglieri Comunali di Cosenza