A CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE

19/11/2019

 

Pubblicato il report 2019 ( dati 2018) dell’ARPA della raccolta differenziata in Calabria.

E alla fine i numeri diventano impietosi e restituiscono a Cesare quel che è di Cesare.

Ricordate la favoletta del comune riciclone (Cosenza) pluripremiato perché il migliore della Calabria? Il comune (Cosenza) che con i suoi amministratori ritirava premi su premi per la percentuale di raccolta differenziata in Calabria?

Bene, la verità adesso è sotto gli occhi di tutti. Il comune capoluogo con la più alta percentuale di raccolta differenziata nella nostra regione è niente popò di meno che ……. Catanzaro, la città guidata dal sindaco Abramo anche lui aspirante governatore della Calabria.

I dati non nostri, o peggio frutto di simpatie ed antipatie, sono quelli pubblicati dall’ARPACAL nel report 2018 e rinvenibili qui.

Si possono fare tutti i video del mondo, si possono raccontare tutte le storielle del mondo, ma poi esistono i dati ufficiali, gli enti certificatori e soprattutto esiste la realtà.

E quindi onore a Catanzaro che con il 66,48% di raccolta differenziata supera abbondantemente il 57,90% di Cosenza.

A proposito, Catanzaro ha iniziato la raccolta differenziata solo nel 2015. E scusate se è poco.

 

Sergio Nucci

Buongiorno Cosenza

EGREGI ARCANGELI

04/11/2019

 

Egregi "arcangeli" (è ironico) Gabriele e Michele,

dopo avere letto sul vostro quotidiano on line l’articolo "Cosenza saccheggiata, la “famiglia” delle assicurazioni d’oro e il viaggio in Cina", rivolgo vostro tramite a chi può illuminarmi una domanda semplice quanto doverosa.

Atteso che il Comune di Cosenza ha giustamente assicurato le opere offerte in comodato sapreste dirmi se ha contratto anche polizze per tutelare l'Ente dai tanti banali o seri accidenti dovuti alle pessime condizioni in più zone di marciapiedi e manto stradale?

Lo chiedo perché se lo avesse fatto avrebbe fatto cosa buona e giusta ma se non lo avesse fatto dovrà sborsare, prelevandoli  dalle dissestate casse dell'Ente, migliaia di euro per far fronte a tutti i giudizi nei quali dovesse risultare soccombente inerenti  danni a persone o cose derivanti da scarsa o assente manutenzione.

Ricordo una sentenza su tutte, la n. 1599/2019, pubblicata il 17/07/2019, con la quale il Tribunale di Cosenza accogliendo integralmente la domanda proposta dall’attrice, condanna il comune di Cosenza al pagamento d ben € 23.513,13.

E chiaro che si tratta di una sentenza di primo grado che sarà sicuramente appellata ma  chiedo a chi ne sa di più se la condanna dovesse diventare definitiva e se il Comune non fosse assicurato chi sarà chiamato a pagare i danni alla malcapitata e a tanti altri ancora?

Ciò detto speriamo che qualcuno ci dica se il Comune di Cosenza oltre ad assicurare le opere presenti nell’ufficio del Sindaco (la qualcosa fa un po’ sorridere) ha assicurato anche le sue proprietà per i danni occorrenti a  terzi.

 

Sergio Nucci

 

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BASTA CON LE BUGIE, PER CARITA'!

18/10/2019

 

 

E’ stata pubblicata nelle scorse ore la delibera del Commissario ad acta nominato per riscuotere i circa 9 milioni di euro che questa amministrazione ha maturato dal 2013 ad oggi nei confronti della Regione Calabria e relativi ai rifiuti solidi urbani.

La deliberazione n°11 datata 30 settembre scorso ma pubblicata lo scorso 16 ottobre, è un punto fermo dal quale partire per una serie di considerazioni alle quali i cittadini di Cosenza per troppo tempo, ubriacati di frizzi e lazzi, non hanno mai prestato ascolto.

Prima considerazione: il debito di 9 milioni di euro (per la precisione €. 9.855.643,91) maturato da questa amministrazione, e non da altre si badi bene, è un dato incontrovertibile. Anche i Revisori del nostro Ente hanno dovuto certificare, carte alla mano, che il dovuto non è mai stato trasferito in questi anni nelle casse della Regione nonostante fosse stato riscosso dal Comune di Cosenza come imposte per i rifiuti versate dai cosentini.

Seconda considerazione: per ottenere il dovuto la Regione ha dovuto nominare un Commissario ad acta, la dottoressa Mittiga, per vedere soddisfare le proprie richieste e le cui competenze si sommeranno agli interessi passivi maturati di  €. 285.808,67.

Terza considerazione: dagli atti si apprende che i Revisori hanno chiesto al Commissario ad acta ad inviare l’incartamento alla Procura della Corte dei Conti che dovrà a sua volta attivarsi per individuare i responsabili di eventuali danni erariali.

Quarta considerazione: chi ancora oggi nell’amministrazione si ostina a dire che i debiti vengono da lontano viene clamorosamente smentito dal fatto che anche questi 9 milioni hanno nomi e cognomi ben precisi. Nel 2013 chi amministrava il Comune? Nel 2109 chi amministra il Comune?

Quinta considerazione: fino al 2022 saremo costretti a pagare il debito dilazionato rinunciando alla possibilità di altri investimenti e/o spese.

Attendiamo anche stavolta perché il tempo, almeno lui,  è galantuomo.

 

Sergio Nucci

"Buongiorno Cosenza"

 

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CHI SI LODA SI IMBRODA

28/10/2019

 

Il 26° rapporto di Legambiente e Ambiente Italia, pubblicato oggi sul Sole 24 ore, ci racconta una verità più amara di quella propinata da una certa stampa sulla Città di Cosenza che scivola dal 5° posto della classifica 2018 al 14° del 2019.

La Città dei Bruzi peggiora in diversi parametri e gli indici negativi si registrano su tutte e 5 le macroaree (rifiuti, ambiente, mobilità, aria ed acqua).

La bocciatura risulta sonora soprattutto sui rifiuti: peggiora la raccolta differenziata e soprattutto la produzione di rifiuti pro-capite, un tempo considerati fiore all’occhiello per Cosenza.

Peggiora anche nella posizione nell’ambiente a causa del minor numero di alberi, sacrificati sull’altare di nuove opere pubbliche ricche di cemento e poveri di verde.

Peggiora il tasso di Motorizzazione nella Mobilità. Nell’aria poi si registra una debacle, aumenta infatti la produzione di “Biossido di azoto” e peggiora il piazzamento per l’Ozono, del resto il traffico impazzito di tutti questi mesi conferma che l’inquinamento in città cresce.

Peggiorano i consumi di acqua pro-capite, segno di una fornitura ad intermittenza che genera consumi maggiori quando il cittadino tenta, a volte invano, di preparare scorte del prezioso liquido.

I dati pubblicati oggi fanno riferimento a quelli forniti nel 2018, ma sicuramente questo posizionamento non fa bene alla Città.

Il sindaco che si è “sbracciato” per segnalare lo scorso anno il “buon piazzamento” dovrebbe giustificare in qualche modo lo scivolone di quest’anno (ben nove posizioni), senza cadere nella tentazione di guardare, gloriandosi, verso il basso della classifica, e questo per non fare la fine d’ o 'gallo 'ncoppa 'a munnezza.

 

Sergio Nucci

"Buongiorno Cosenza"

L'EPILOGO

16/10/2019

 

E’ passato un po’ di tempo da quel lontano 9 febbraio 2013 quando, assieme ad altri consiglieri di minoranza, con forte senso di responsabilità, approvammo il piano di riequilibrio del Comune di Cosenza.

Votammo convintamente quel documento perché consapevoli che il dissesto avrebbe costituto per Cosenza una iattura e concedemmo fiducia a chi avrebbe dimostrato di non meritarla perché di li a qualche anno avrebbe trascinato nel baratro la nostra città.

Non ci pentiamo di quel voto così non ci pentiamo di avere successivamente  sottoscritto, anche quella volta nel soli interesse dei nostri concittadini, la mozione di sfiducia ad un sindaco che ha solo lasciato macerie e miseria.

Una ricerca spasmodica di visibilità, uno scriteriato ed irrispettoso uso del danaro pubblico, questa la cifra di questo sindaco.

Oggi con la sentenza della Corte dei Conti finalmente la conferma che avevamo visto giusto e che le nostre critiche a questo modo di governare erano fondate e non strumentali.

Siamo altresì convinti che questo pronunciamento sia solo il primo passo verso il definitivo ristabilimento della verità.

Una verità che ancora in tanti non vogliono sentire ma con la quale dovranno fare i conti.

 

Sergio Nucci e Giuseppe Mazzuca

già consiglieri comunali di Cosenza